Cultura

Ergane Cultura
Numero 3 Giuseppe Mazzotta

“Tropea, tra magia e realtà”

Nella splendida città calabrese la seconda edizione del Festival Contemporary Art

La storia è esempio, rievocazione ma, prima di ogni altra cosa, origine ideatrice.
In altre parole, madre. E rivestendo questo ruolo naturale, non solo custodisce e preserva un periodo trascorso mostrandolo a chi la osserva, ma produce autonomamente anche nuovi stimoli in grado di attraversare il presente, lanciando uno sguardo sulla linea orizzontale del futuro. A ciò si aggiunge un ultimo ma non meno rilevante aspetto: la superficie in cui essa si colloca. Ogni territorio custodisce la traccia del proprio vissuto ma, quando l’impronta del passato varca schemi precostituiti, diventa fonte creatrice e ispiratrice.
Tropea è un luogo incantato, mitico e al tempo stesso moderno e presente all’attualità. Non a caso è divisa tra una città, eretta su un anfratto tra i cinquanta e i sessanta metri d’altezza, e una parte sottostante in prossimità del mare e della insenatura. Quasi un retaggio di quanto l’immaginario collettivo - la parte più nobile dell’uomo - rappresenta e rammenta a sé stessa per sfuggire da una quotidianità priva di sbavature: visione onirica e realtà, magia e tangibilità.
Ed è proprio in questa incantevole antica cittadina calabrese, conosciuta in tutto il mondo e visitata da turisti, che anche quest’anno, dal 7 al 21 agosto, International Contemporay Art ha scelto di tenere la seconda edizione di un Festival della cultura e dell’arte che vedrà in campo creatori e cesellatori di sogni nelle più svariate forme. Luoghi scelti per l’ambientazione di questa importante manifestazione, il Portico Svevo del Museo Diocesano, la cattedrale Normanna e Piazza del Duomo.
Un triangolo: una sorta di intima perfezione verso cui tutti istintivamente propendiamo.
Forme, archetipi e innovazioni differenti. Visioni e idee dissimili. Tutte opere che proprio in virtù della loro molteplicità espressiva al contrario delle sembianze, parlano una lingua comune, immediata e diretta: non alla mente ma allo spirito. Ciò che fuori è dentro e ciò che è dentro è fuori per sussurrarci che tutto esiste e tutto si plasma nell’esistenza e al di là dell’esistenza! Un dialogo teso al nuovo e simultaneamente un continuum nei meandri della memoria storica per ricreare altre innovative forme.
Il tempo, cambia, addolcisce, lenisce, arricchisce, probabilmente soprattutto quando rompe gli schemi, sia ideando modelli inediti sia attenendosi a competenze più classiche; tanto in campo pittorico, tanto in area scultorea.
Tutti gli artisti presenti sono stati collaboratori di grandi maestri. E poi nomi di primo piano: Rabarama, Cimboli, Berlingeri. E inoltre appuntamenti letterari con la docente (e scrittrice) del liceo classico di Vibo Valentia Titta Preta ed altri scrittori.
E ancora: proiezione di filmati e dibattiti. Questo si vedrà a Tropea!
Ma un grazie va a una persona che di tutto ciò che è stato appena accennato ha fatto il suo ideale e il suo vessillo. Nell’anima, nel cuore e nella mente. Il curatore del progetto nonché direttore Artistico di questa importante manifestazione, il Maestro Santo Caglioti. Il quale ha ricordato ancora una volta, agli immemori e ai distratti, che è stata l’arte ad inventare la vita e che la vita si è presa l’incarico di raccontarla attraverso i creatori dell’immaginario. I suoi angeli migliori: gli artisti!

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