Madre Terra, tu mi nutri e io ti calpesto
C'è chi prova a trasformare le nostre meravigliose spiagge in pattumiere a cielo aperto
Difendere, proteggere l'ambiente non è un problema riservato a poche persone: tutti dobbiamo rispettare le risorse naturali che abbiamo e, per farlo, spesso basta usare soltanto un po' di attenzione e buon senso. Purtroppo la noncuranza di alcuni si ripercuote su tutti.
Un esempio che oggi mi fa riflettere è come sulle spiagge ci siano dei veri e propri cimiteri di mozziconi.
Nonostante associazioni di volontari si dedicano nel mese di marzo a pulire le spiagge, in piena estate ritroviamo nuovamente l’inciviltà di coloro che calpestano e violano il vivere in comune imbruttendo le risorse naturali del creato, non rendendosi conto che la Terra è la casa di tutti!
Si parla addirittura che ci siano più di 12 milioni e mezzo di fumatori che utilizzano la nostra spiaggia come fosse un posacenere, con il risultato, stando a questi dati, che in ogni metro quadrato ci siano ben due mozziconi, ciò vuol dire che quando ci sdraiamo sul nostro telo da mare, sotto la nostra schiena ne abbiamo almeno tre o quattro.
Con piena sgradevolezza, contestazione e rabbia, mi chiedo il motivo per cui un fumatore non getta il mozzicone nel cesto dell'immondizia. Mi chiedo, ancora, se non prova un senso di vergogna mentre lo vede galleggiare nelle acque limpide del nostro mare, che per smaltirlo ha bisogno di più di cinque anni.
Ai dodici milioni e mezzo di mozziconi aggiungiamo la buona compagnia di 15 milioni e mezzo di tappi di bottiglia, 6 milioni di cannucce, 6 milioni di bastoncini di gelato. Un milione e mezzo di sacchetti e altrettante bottiglie di plastica. E poi avanzi di pic-nic che trasformano le nostre meravigliose spiagge in pattumiere a cielo aperto sul mare.
Al di là dei comportamenti civili e rispettosi che ognuno di noi dovrebbe avere nei riguardi del nostro pianeta che è un bene di tutti, esistono leggi dello Stato per tutelare e difendere il patrimonio naturale. Secondo queste leggi, chi abbandona i rifiuti, provoca incendi, inquina i corsi d'acqua, deve essere punito.
Ma chi ha mai avuto il piacere di incontrare qualcuno sulla spiaggia addetto a questo controllo?
Anche se la vera punizione sarebbe quella di affidarsi alla propria coscienza...ma evidentemente non ne fanno buon uso!
Mi piace riportare la memoria indietro nel tempo e riflettere insieme con le parole di Gianni Rodari:
In principio la Terra era tutta sbagliata, renderla più abitabile fu una bella faticata.
Per passare i fiumi non c'erano ponti.
Non c'erano sentieri per salire sui monti.
Ti volevi sedere? Neanche l'ombra di un panchetto.
Cascavi dal sonno? Non esisteva il letto.
Per non pungere i piedi, né scarpe né stivali.
Se ci vedevi poco, non trovavi gli occhiali.
Per fare una partita non c'erano palloni;
mancava la pentola e il fuoco per cuocere maccheroni, anzi
a guardare bene mancava anche la pasta.
Non c'era nulla di niente.
Zero via zero e basta.
C'erano solo gli uomini,
con due braccia per lavorare e agli errori più grossi si poté rimediare.
Da correggere però, ne restano ancora tanti:
Rimbocchiamoci le maniche c'è lavoro per tutti quanti!
Allora rivolgiamo ancora una volta l’invito ai trasgressori. È la nostra Terra amiamola, rispettiamola. Costruiamo insieme un futuro migliore. La Terra è madre: ci nutre e ci accoglie!