Il "rosa" puro, non trattato e colorato, amico della salute: il sale rosa dell'Himalaya

"Il sorriso è alla bellezza, quello che il sale è alle vivande"
(Carlo Dossi)

Quello che noi tutti conosciamo è bianco e viene estratto dal mare: l'acqua marina viene raccolta nelle saline e fatta evaporare, facendo affiorare così il sale, che successivamente viene trasportato in raffineria, lavato, depurato e spesso "condito" con antiagglomeranti chimici per evitare che assorba umidità e formi fastidiosi grumi… ma siamo davvero sicuri che tutti questi "procedimenti" lo rendano effettivamente migliore?
Inoltre, molte persone non sanno che esistono altre tipologie di sale, che vengono estratte dalle miniere e questo perché milioni di anni fa, con l'ascesa di numerose catene montuose, ampi specchi di mare sono rimasti intrappolati sulla terraferma e con il passare del tempo l'acqua è evaporata, lasciando depositati sia il sale, che tutti gli elementi nutritivi che essa conteneva.
Ecco spiegato con parole semplici, l'origine del sale rosa dell'Himalaya! Un sale cristallino, estratto alle pendici della famigerata catena asiatica, l'unico che unisce al cloruro di sodio gli altri 84 oligoelementi di cui abbiamo bisogno e nelle giuste proporzioni.
Ancora più importante, il sale rosa non è raffinato, cioè non è trattato chimicamente in alcun modo: viene estratto, selezionato, lavato in soluzione satura per togliere polvere ed eventuali residui, macinato e impacchettato. Grazie a queste sue caratteristiche è il più puro e completo sale della Terra, particolarmente adatto all'uso alimentare:
• ha un sapore meno aggressivo rispetto dal sale da cucina: non copre i sapori degli altri cibi, ma li sottolinea e li esalta;
• è velocemente assimilabile dall'intestino;
• non è puro cloruro di sodio, che attira l'acqua e fa ritenzione idrica, ma grazie ai sali minerali che contiene non crea troppa ritenzione di acqua.

Ma non solo in cucina! Il sale rosa non è soltanto un condimento. Vi sono infatti alcuni interessanti usi alternativi, che vanno al di fuori dell'ambito alimentare: la preparazione di uno scrub per la pelle ad esempio, oppure il suo impiego per un bagno caldo e per la riduzione dei dolori articolari e la realizzazione di una soluzione salina adatta a disinfettare il cavo orale in caso di mal di gola e di raffreddore.

A tutti questi benefici vanno aggiunti quelli derivati dalle frequenze bioenergetiche vitali del sale rosa: la sua purezza mantiene inalterata tutta la sua forza vitale, misurabile con appositi strumenti messi a punto dalla "biofosica", scienza ancora giovane ma in costante crescita come numero di sperimentazioni e scoperte.