"Frammenti di vita pendolare".
Annatonia Margiotta e i suoi viaggi quotidiani attraverso la Puglia
Sono in migliaia, si preparano frettolosamente e si dirigono verso la stazione dove prenderanno il solito treno per giungere sul posto di lavoro o di studio. Stesso rituale al ritorno
Sono in migliaia, persone che ogni mattina si svegliano presto, si preparano frettolosamente e si dirigono verso la stazione dove prenderanno il solito treno per giungere sul posto di lavoro o di studio. Stesso rituale al ritorno, dopo una giornata intensa e faticosa, si apprestano a risalire sul quel convoglio che le riporterà a casa. Una vera e propria comunità, quella dei pendolari, persone che condividono la stessa esperienza, lottando ogni giorno non solo con la stanchezza del percorso, ma anche con i vari disagi che nascono da scioperi ferroviari, incidenti, guasti, carrozze spesso sporche e affollate, con i posti a sedere che sembrano non bastare mai. Un'esperienza che Annatonia Margiotta vive ogni giorno viaggiando sul treno che da Lecce la porta a Bari, dove lavora come funzionaria della Regione Puglia, e che decide di raccontare sul suo blog intitolato proprio 'Vita da pendolare'. Ma Annatonia non si ferma qui e, visto il successo dei suoi aneddoti raccontati in rete, decide di racchiuderli in un volume dal titolo 'Frammenti di vita pendolare', pubblicato con la casa editrice leccese Città Futura e che desta subito molta curiosità tra i lettori.
Quello di Annatonia Margiotta è un testo che non parla solo di spostamenti quotidiani, ma è esso stesso un viaggio, un percorso all'interno di quello che accade sui treni pugliesi, fatto di rapporti umani che possono nascere tra i pendolari, e che possono trasformarsi in belle amicizie o addirittura in legami amorosi profondi. È come se tra queste persone scattasse una sorta di solidarietà reciproca, un aiutarsi a vicenda nei momenti in cui la fatica del viaggio si fa sentire o al sorgere di qualche imprevisto o disagio, come nel caso di uno stalker che insite nel corteggiare l'autrice e che lei stessa riesce a tenere a bada grazie all'aiuto proprio di altri viaggiatori.
Tutto narrato con una buona dose di ironia, caratteristica che contraddistingue Annatonia Margiotta, donna carismatica a cui piace osservare e vivere quel mondo in cui si è ritrovata per forze di cose, che sembra considerare quasi come una seconda casa quel treno che le permette non solo di muoversi, ma anche di conoscere la personalità e le vicissitudini di gente, che, spesso, seppur conosciuta da poco, si racconta con i suoi problemi e le sue storie, come se avesse davanti un confessore sicuro e affidabile. Il compagno di viaggio diventa quasi la persona adatta con cui sfogarsi, sicuri, chissà perché, di essere capiti e di ricevere quel consiglio giusto di cui si ha bisogno. Si formano addirittura delle vere e proprie comitive, che di trascorrere le ore di viaggio da soli non ci pensano proprio, anzi, si aggregano tra di loro per scherzare, chiacchierare e discutere davvero di tutto. Ma c'è anche chi preferisce starsene in disparte, maneggiando continuamente il proprio cellulare o il proprio tablet e che chi cerca invece di riposare, infastidito da ogni rumore. Una comunità variegata, dunque, composta da ogni tipologia di pendolare.
Ma c'è anche chi sale su quel treno per lunghi tragitti, come i genitori di una bambina bisognosa di cure che può avere solo fuori dalla Puglia, lo studente dalla situazione familiare incerta che cerca un futuro nel Nord Italia o il classico turista che prova a saperne di più sui territori che sta visitando. Tutti diversi e uguali allo stesso tempo, protagonisti di un vero e proprio diario di bordo che Annatonia aggiorna costantemente, senza tralasciare pensieri, sensazioni e stati d'animo personali scaturiti da quello che sembrerebbe un semplice viaggio, ma che in realtà, a quanto pare, sembra essere molto di più.