Un mondo migliore
Non è più vero che nel nord Europa venga sfruttata l'energia solare più che in Italia.
C'è un luogo comune da sfatare riguardo al nostro Paese: quello che ci dipinge perennemente in ritardo sui temi ambientali. Non è più vero – a differenza di qualche anno fa – che nel nord Europa venga sfruttata l'energia solare più che in Italia. Il rapporto di Legambiente sui Comuni rinnovabili del 2016 attesta che vi sono 850.000 impianti da fonti rinnovabili in tutti i Comuni in Italia e che, già nel 2015, l'Italia era il primo paese al mondo per incidenza del solare rispetto ai consumi elettrici (l'8,1%, pari al fabbisogno di 9,1 milioni di famiglie), davanti a Grecia e Germania. L'uso delle energie alternative in Italia si attesta al 35.5% dei consumi elettrici.
Si è profetizzato che la fine degli incentivi avrebbe provocato un drammatico arresto nella corsa verso l'utilizzo degli impianti fotovoltaici ma vanno fatte due importanti precisazioni: la prima è che gli incentivi sono cambiati ma non sono finiti e la seconda è che il mercato si sta evolvendo, sta sviluppando formule interessanti quali il noleggio operativo degli impianti fotovoltaici e dell'illuminazione a led, senza dimenticare la diffusione del fotovoltaico "domestico".
Per quanto riguarda il primo aspetto, è vero che con la fine del Conto Energia si è registrata una drastica diminuzione nell'installazione di impianti fotovoltaici ma ciò è avvenuto anche per la scarsa informazione ricevuta dalla popolazione. Pochi sanno, infatti, che il costo degli impianti è notevolmente diminuito rispetto al passato, a fronte di una maggiore efficienza degli stessi e quindi è ancora conveniente realizzare impianti domestici o per piccole aziende. Per i grandi consumi c'è la formula del suddetto noleggio operativo oltre a una nuova tipologia di incentivi governativi: il Ministero dello Sviluppo Economico ha annunciato di aver messo a disposizione del PON (Programma Operativo Nazionale) "Imprese e competitività", la bellezza di 100 milioni di euro per promuovere l'efficientamento energetico delle imprese che consumano molta energia in Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. Per la precisione, il bando si rivolge alle imprese "energivore" e a quelle rientranti nell'apposito elenco istituito presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA) per le imprese che hanno un forte consumo di energia. È il D.M. del 5 aprile 2013 che stabilisce i requisiti per la qualifica di "impresa energivora": si tratta di avere un consumo annuo di energia elettrica o di energia diversa da quella elettrica maggiore di 2.400.000 kWh e un costo complessivo dell'energia non inferiore al 2 o 3% del fatturato (si applicano diverse condizioni a seconda dei casi).
Le domande di agevolazioni possono essere presentate all'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa Invitalia a partire dal 26 aprile 2017.
Per quanto riguarda lo sviluppo di nuove strategie di mercato, è da segnalare il volume "Imprese oltre la crisi" di Oronzo Trio (Manni Editore, marzo 2017). Il testo è diviso in due parti: nella prima si descrivono le caratteristiche principali della crisi globale iniziata nel 2008, nella seconda si parla di dieci imprese appartenenti a comparti diversi, "che a questa crisi hanno reagito leggendo e individuando per tempo i segnali del cambiamento e apprestando strategie vincenti per recuperare o mantenere competitività".
L'autore le sceglie come imprese che hanno messo a punto delle best practices, ovvero esperienze che hanno permesso di ottenere risultati eccellenti in un determinato ambito.
L'energia solare, idroelettrica, eolica, geotermica e bioenergetica – per citare le più diffuse – hanno portato alla riduzione delle emissioni climalteranti, al risparmio sul costo dell'energia e persino alla creazione di nuovi posti di lavoro.
La sfida per ridurre gli effetti dell'uomo sui cambiamenti climatici è in corso e non possiamo restare a guardarla dall'esterno: va affrontata da ognuno di noi.
Forse così potremo davvero cantare con Vasco Rossi che "Sì, tutto è possibile, perfino credere che possa esistere un mondo migliore".