La Street Art.
Quando le città diventano gallerie d’arte
Le città si trasformano, così, quasi in gallerie d’arte, dove è possibile gustarsi bellissime creazioni artistiche mentre si passeggia.
Non è difficile imbattersi, passeggiando per le vie sia centrali che periferiche di qualsiasi città, in immagini realizzate su muri di edifici abbandonati o enormi pareti di sottopassaggi e ponti. È ciò che viene definita ‘Street Art’, ossia ‘arte di strada’. Da molti snobbata, considerata quasi un atto vandalico che deturpa l’arredo urbano ad opera di sbandati che vivono alla giornata, questo genere di arte negli ultimi tempi inizia a essere rivalutata. Si comincia a percepire lo stupore che questi lavori suscitano in chi li guarda, la difficoltà e la fatica nel realizzarli, il fatto che, nella maggior parte dei casi, invece di rovinare, aiutano a valorizzare pezzi di costruzioni fatiscenti. Tutto a costo zero, perché chi si dedica alla Street Art lo fa per il piacere di farlo, senza scopo di lucro, e non solo. C’è chi la pratica come forma di contestazione sociale o chi pensa che dipingere in questo modo dia la possibilità di avere un pubblico molto più ampio di quello di una comune galleria d’arte.
Ecco allora artisti, molti dei quali giovanissimi, sporchi di vernice ovunque, armati di spray, adesivi artistici e quant’altro, che danno forma a sagome in posizioni dinamiche, dalle mille sfumature e dai molteplici colori, che irrompono sulla scena in maniera forte e d’impatto creando effetti stupefacenti. Le città si trasformano, così, quasi in gallerie d’arte, dove è possibile gustarsi bellissime creazioni artistiche mentre si passeggia. Ma l’arte di strada non è fatta solo di murales o di graffiti, ma anche di immagini che prendono vita sull’asfalto. È il caso della cosiddetta ’arte madonnara’, nata nel Salento e chiamata così perché dedicata a personaggi religiosi e prevalentemente alla Vergine Maria. Il madonnaro può essere definito come un artista nomade che si sposta da un paese all’altro ed esegue i suoi disegni in occasione di eventi popolari come sagre e feste patronali. Suoi strumenti di lavoro sono gessetti o altro materiale povero, con i quali crea icone religiose che richiamano quelle che si possono ammirare in qualsiasi chiesa. Ma questa non è l’unica forma di arte su asfalto, negli ultimi anni, infatti, ha preso piede la ‘3d art’ i cui risultati sono davvero strabilianti. L’osservatore ha davvero la sensazione di far parte egli stesso del dipinto, cadendo in una voragine o scivolando nelle acque di un enorme cascata. Impossibile non rimanere a bocca aperta davanti a questi capolavori e non lasciarsi prendere dalle sensazioni forti che essi riescono a suscitare.
Il capostipite della 3d art è Kurt Wenner, protagonista nell’ultima edizione del prestigioso Chalk Festival in Florida, uno degli eventi più importanti a livello internazionale che richiama ogni anno, negli Stati Uniti, un gran numero di artisti provenienti da tutte le parti del mondo. Sono ormai tanti i festival organizzati per radunare gli artisti di strada più dotati e dare loro la possibilità di unire i propri talenti in un’occasione unica e irripetibile. Alcuni sono dei veri e propri concorsi a tema, nei quali ogni partecipante ha l’obbligo di disegnare la propria opera secondo un argomento ben preciso, con la grande opportunità non solo di ottenere un riconoscimento a livello mondiale, ma anche di confrontarsi con altri artisti di diversa nazionalità. Tra i festival più importanti ricordiamo il Concorso Internazionale di Madonnari di Nocera Superiore, l’Incontro Nazionale di Madonnari a Grazie di Curtatone, il Festival ‘Bella Via’ in Messico, lo HUE Mural Festival in Texas e l’International Mural Festival in Canada.
