Il mistero dell'Agenda

Racconto tratto dal libro di Maria Carrassi “Esperienze di confine – Anima edizioni 2010”. Tutto ruota attorno alla misteriosa figura del Signor Pierluigi

Negli stessi giorni, una strana fenomenologia accompagna la sparizione di un’agenda molto importante per me, per i dati che vi sono inseriti. Giro per giorni in casa, spostando libri, mobili ed oggetti, senza alcun risultato. Chiedo alle mie guide che in un breve messaggio, mi dicono di chiedere a Pierluigi. Questa informazione mi risulta alquanto strana perché l’unico Pierluigi che conosco è molto lontano dall’interessarsi a queste tematiche. Lui vive in provincia di Lecce ma io non lo vedo da parecchio tempo. Da subito però, comincio ad avere delle visioni che mi portano a pensare che l’agenda possa essere veramente in casa o nella macchina di tal Pierluigi.
Facendomi coraggio gli scrivo, dicendogli in breve quali sono i miei interessi e le mie potenzialità ed aggiungo che, se anche lui è lontano dal credere a quanto gli sto chiedendo, io vorrei avere la certezza che la mia agenda non si trova in casa sua o nella sua macchina. L’amico Pierluigi, abbastanza sorpreso per la mia richiesta, mi telefona perché vuole saperne di più.
Cerco di essere chiara e concisa e lui mi risponde garbatamente dicendo che avrebbe dato un rapido sguardo in casa sua e nella macchina e che, in caso affermativo, me lo avrebbe fatto sapere. Mi confida, comunque, che questa storia la trova abbastanza intrigante.
Dopo qualche giorno mi ritelefona e mi comunica che la sua ricerca non ha dato alcun risultato e mi assicura che se dovesse trovarla me la riconsegnerebbe subito. Intanto mi suggerisce di cercare ancora attentamente e di non lasciarmi prendere da strane idee.
In attesa di ritrovare l’agenda e continuando a rovistare anche nei posti più impensati, si arriva al 18 febbraio 2008.
Alle ore 15,00 ricevo una telefonata da un numero che non mi è noto e che rimane nella memoria del mio cellulare. Una voce mi saluta e dice di aver trovato nella sua macchina la mia agenda (nella prima pagina di ogni mio libro o quaderno, ho l’abitudine di stampigliare i miei dati, così da rendere facile il ritrovamento in caso di perdita), e mi chiede se può venire a riportarla.
Felice di questa notizia, gli dico naturalmente di sì.
Verso le 17,30, puntualmente si presenta alla mia porta un giovane sui 30 - 35 anni.
“Prego si accomodi, mi racconti …”.
“Era sul sedile posteriore della mia auto… come ci sia finita, non so”.
“Veramente neanche io saprei spiegarle l’accaduto…”. Seguono congetture varie, ipotesi, ragionamenti... Si parla anche di medianità… Al momento di salutare, stringendomi la mano, dice il suo nome… “Pierluigi…”
Cerco di frenare lo stupore e ricambio cordialmente il saluto, incapace di mettere a fuoco la situazione.
Rimasta sola mi sento confusa. Questo fatto ha sicuramente delle anomalie, qualcosa di inspiegabile circonda tutta la vicenda, ed io vivo una condizione di grande disagio. Nella mente si affollano tante domande ma quella più insistente è relativa al capire come mai la mia Agenda sia andata a finire nell’auto di questo Signor Pierluigi. Si tratterà di energia psicocinetica? Forse questo signore ha a che fare con il mio passato karmico? Sinceramente non so dove sbattere la testa.
Ripenso alle parole delle mie Guide: “chiedi a Pierluigi”; è strana questa richiesta, come potevo io chiedere al Pierluigi che è venuto a portarmi l’Agenda se non l’avevo mai visto prima? E poi, come ha fatto la mia Agenda a trovarsi nella sua macchina? Chi potrebbe averla messa? … mi sembra di vivere in una situazione surreale e non so se ho sognato o se tutto è accaduto realmente.
Quella stessa sera, all’ora di cena, trovo l’Agenda sul tavolo del soggiorno, nel posto dove io ogni giorno apparecchio per pranzare. Questa collocazione mi lascia perplessa perché a me sembra di averla lasciata in salotto dove ho ricevuto il Signor Pierluigi, inoltre se fosse stata sempre là, perché non l’ho vista nei giorni precedenti?
Strani pensieri affollano la mia mente, cerco di dare spiegazioni razionali all’accaduto ma non vengo a capo di niente, l’unica cosa logica in questo momento è pensare che qualche spiritello burlone si stia divertendo con me. Spesso ne ho sentito parlare.
Dopo un paio di giorni, poiché la curiosità non mi abbandona, decido di richiamare quel signore per avere delle conferme. Faccio il numero di cellulare, rimasto impresso sul mio telefonino, ma sento una voce che mi dice che quel numero è inesistente, riprovo ancora ma niente, riprovo e riprovo per più giorni ma niente, quel numero è inesistente. Sono confusa, non ho composto io il numero, ho solo schiacciato il tasto di chiamata, come è possibile che quel numero, che mi ha permesso di parlare con tal Pierluigi, sia inesistente?
Devo accettare anche questo, ormai da un mese stanno accadendo cose molto strane nella mia casa, evidentemente sono vittima di una carica energetica veramente eccezionale e non sono in grado di gestirla a dovere.
Mi dico che l’unica cosa è affidarsi alle mie Guide, saranno loro che, se vorranno, potranno darmi delle spiegazioni. Passano diversi giorni, tanti dubbi, tante domande.
Il mistero sarà chiarito nel Settembre successivo.

Intanto…
Nel mese di maggio di quello stesso anno torno a San Marino. I medici, da me interpellati a dare un parere sulle regressioni spontanee, non rispondono in maniera convincente alle mie domande ma, durante una relazione, si afferma che l’Oltre sta lasciando numeri di telefoni con numeri che poi risultano inesistenti… questo mi riporta l’attenzione a quanto accaduto con Pierluigi e quindi comincio ad ipotizzare che ho avuto a che fare con un’Entità… ma ancora non ho le prove…

In Settembre si ripropose il problema se partecipare o no al Congresso di Cattolica, che tanto aveva significato per me l’anno precedente.
…. La sera precedente alla partenza, ormai fatta la valigia e chiuso il pc, stavo per andare a letto, quando una forza misteriosa mi spinse a riaccendere il computer, per leggere le ultime eventuali email. Subito mi arrivò la comunicazione da parte dell’Associazione Il Girasole di Chieti, che Lorenzo Ostuni avrebbe tenuto un seminario sul sogno.
Poiché io stessa avevo progettato di tenere tale seminario a Lecce e Taranto, durante l’inverno che veniva, capii che a quel seminario dovevo partecipare.
Ormai era tardi, molto tardi, che fare? Non mi persi d’animo e chiamai ugualmente Francesca a quell’ora tarda, scusandomi per l’ora ma, esprimendole il mio interesse a partecipare a quel seminario e poiché non avevo tempo per organizzare lì il mio soggiorno, dovendo partire la mattina seguente per Cattolica, affidai a lei le incombenze del caso.
Gentilissima come sempre Francesca mi rassicurò che avrebbe pensato lei a tutto.
Andai a letto molto tardi ma con la certezza che quel viaggio per me sarebbe stato molto significativo.
Arrivai a Chieti con un giorno di anticipo e nel pomeriggio Francesca mi chiese se volevo vedere come aveva ristrutturato i locali dell’Associazione.
Accettai di buon grado e, mentre facevamo il giro delle varie stanze, fui colpita dal ritratto di un giovane che mi sembrava di conoscere.
In ogni stanza c’era la stessa immagine. D’istinto le chiesi: “Ma … quel giovane chi è?”.
Francesca mi guardò sorpresa e mi disse: “Pierluigi, mio figlio, il mio ragazzo che si trova in Cielo. È per lui, in sua memoria, che ho creato questa associazione”.
Questa risposta mi lasciò alquanto sconcertata, tanto da non sapere che fare, se raccontarle o meno l’episodio dell’Agenda. Per il momento preferii tacere ma, da quel momento la mia attenzione fu solo per quella immagine e, quanto più la guardavo, tanto più mi convincevo di aver ricevuto la visita di quel Pierluigi, tanto era somigliante a quel giovane che mi aveva riportato la mia Agenda, l’Entità che, se non fossi andata a Chieti, non avrei mai potuto riconoscere.
Finalmente il mistero era svelato, ma quale la finalità?