Il 'Ritorno al Castello' di Giorgio De Chirico
Cinquanta opere d'arte del celebre artista in mostra al Castello Aragonese di Conversano
"Ritorno al Castello" è stato il titolo della mostra di Giorgio De Chirico che si è potuta ammirare al Castello Aragonese di Conversano. L'Associazione Culturale Artes già nota per essere l'anima del Festival del Libro Possibile, in collaborazione con l'Amministrazione del Comune di Conversano e con la Fondazione Giorgio e Isa De Chirico, nell'ambito dell'attività Arte Possibile ha promosso questo evento, unico sul territorio.
Cinquanta opere d'arte del celebre artista Giorgio De Chirico, suddivise in 27 dipinti, 8 disegni/acquerelli, 10 litografie e 5 sculture.
"Ritorno al Castello" è stato il titolo ed è nato dal riferimento diretto ad alcune opere "neobarocche" degli anni ’40 e ’50 e poi riprese dopo alcuni anni, a cui ha fatto riferimento deliberato Mariastella Margozzi, ideatrice del progetto scientifico e curatrice dello stesso, un tema, tra l'altro, in sintonia con la storia di Conversano e la sua fortificazione.
Margozzi ha idealmente legato le opere attraverso una rilettura del tema dei poemi cavallereschi, di Ariosto in particolare, nei quali l'avventura del cavaliere errante porta, quale unico fardello, la latente malinconia del passato, amplificata e reiterata dall'approdo a dimore sconosciute diventando, esse stesse, trasfigurazione di un sentimento nostalgico di ritorno alle origini. E così, il divenire della vita proiettata al viaggio e alla conoscenza non è altro che la nostalgica ricerca di se stessi che si chiude, e che magicamente, ci riporta là dove avevamo intrapreso il primo viaggio. Un tema che De Chirico rinnova anche nel periodo successivo di rimeditazione della metafisica.
Un percorso lineare ha fatto da guida all'interno dell'esposizione che ha accolto i suoi visitatori tra litografie e dipinti suggestivi, e che hanno testimoniato tratti e colori ben più incisivi e brillanti di quelli immaginati. E gli autoritratti, ma soprattutto le incisioni, raccolte in una lunga teca illuminata, hanno parlato della qualità descrittiva dell'artista, che quasi con maniacale frenesia, incide un tratto dopo l'altro l'anima di chi osserva. In mostra un supporto video degli archivi Rai in cui Giorgio De Chirico rilascia un'intervista in Grecia, sua terra di nascita, che riemerge come costante iconografica nell'ambito di tutta la sua produzione. Da menzionare anche le sculture che rappresentano un aspetto straordinariamente divulgativo della sua opera.
La mostra - aperta tutti giorni dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 17 alle 20 - si e chiusa il 1° novembre 2016.